Acufene

In questi giorni in ambito musica italiana si parla molto di Litfiba e Caparezza, per il tour del 2026 (40 anni de “I 17 Re”) nel primo caso, per il nuovo disco (e fumetto) Orbit (uscito oggi) nel secondo.
Ho pensato che c’è una cosa che mi accomuna a Piero Pelù al buon Capa, e cioè che entrambi, come me, soffrono di acufene. (Capa inoltre è anche della mia età).
Da qualche bell’annetto l’acufene è anche mio inseparabile compagno di viaggio.
Sapete che cos’è ? È un disturbo dell’udito. Può essere un ronzio, un fruscio, un sibilo.
Nel mio caso è un fischio. Avete presente quando vi esponete a rumori o musica ad un volume sostenuto per un po’ e poi per qualche ora / giorno avvertite quel fastidioso sibilo nelle orecchie ? Ecco, proprio quello. Il mio è cronico e dura da anni, ed è costante, lo sento notte e giorno, giorno e notte, da entrambe le orecchie. In stereofonia, insomma.
In Italia siamo in più di 6 milioni a soffrirne, sono in buona compagnia.
Al momento, almeno per i casi come il mio, non esiste una vera e propria cura (cioè qualcosa in grado di farlo sparire del tutto), questo mi disse lo specialista, concludendo la sua visita con un sospirato : “rassegnati”.
Fortunatamente il livello di disturbo, nel mio caso, non è così elevato da causarmi problemi. Ed oramai al mio fischio stereo mi ci sono abituato. Anzi, a dirla tutta mi ci sono pure affezionato, e sono arrivato al punto di pensare che se mai un giorno dovesse smettere, probabilmente mi mancherebbe.