Alla ricerca di Mondi nuovi

Nella primavera del 2003, dopo il corso per diventare webmaster (“Colui che sviluppa pagine web e nel contempo è responsabile degli aspetti tecnici di un sito internet. Progetta, crea e ottimizza un sito web”), iniziai a lavorare per una software house come consulente esterno con Partita IVA. Professionista libero, allora come ora. A quei tempi più libero che professionista, ma non sottilizziamo.
Erano anni nei quali anche solo spiegare cosa facessimo in quelle giornate in ufficio diventava complicato, quando davanti avevi (e lo avevi al 95%) qualcuno che di internet aveva a malapena sentito parlare. Gli anni dei siti WEB realizzati partendo da un biglietto da visita di cartoncino e magari 4 foto di un negozio o di un magazzino da scannerizzare.
I computer con i monitor a colori, ma ancora a tubo catodico, Windows XP, connessioni spesso lente, le informazioni per programmare da recuperare sui Forum tecnici, o addirittura sui manuali cartacei. Quando, procurandoti dritte qua e là, riuscivi a realizzare in un pomeriggio una funzione che permetteva di cambiare il colore a tutti i pulsanti di un sito con un semplice click, ti sentivi il nuovo Bill Gates.
Lavorare in ambito internet nei primi anni 2000 ti faceva sentire uno di quegli scienziati nei laboratori con il camice bianco, le provette fumanti piene di liquidi colorati e gli occhialoni da saldatore, tipo DOC Brown di Ritorno al Futuro, per capirci.
Era tutto un po’ approssimativo, si andava molto per tentativi, ma era una figata, perché ti faceva sentire un’esploratore in perenne viaggio alla ricerca di Mondi nuovi.
Un po' di quello spirito spero di conservarlo per sempre.