Quando qualcuno/a che conosco passa dall’altra parte, a meno che non abbia impedimenti non aggirabili, vado sempre al funerale.
A quello di stamattina il parroco all’inizio della predica ha detto una cosa nella quale mi sono ritrovato, dicendo che l’unica reazione intelligente alla morte è il silenzio. Beh, magari non proprio l’unica, ma spesso la più adatta. Ed infatti pure io che sono notoriamente un chiacchierone inarrestabile, davanti alle dipartite mi zittisco quasi completamente.
Vado in Chiesa e di solito resto in rigoroso silenzio per tutta la durata della funzione, non partecipo nemmeno alle varie gestualità, alle preghiere collettive e alle lodi.
Ci sono, e questo mi basta. Mi piace pensare che la persona che è trapassata abbia la possibilità di vedere che sono andato a salutarla per l’ultima volta. Nello specifico, ciao Gian.
Diciamo che ai funerali, più che nella preghiera, credo nella presenza.