Il piano B

Tutti abbiamo diversi progetti che vorremmo realizzare. Non sempre si tratta di qualcosa di facilmente realizzabile, anzi, se si è particolarmente ambiziosi, quasi mai.
A volte tutto fila tutto liscio, altre volte invece ci vuole più tempo del previsto, perché possono succedere tante cose imprevedibili, che a volte sembra un caso, altre volte tiriamo in ballo il karma, altre ancora sembra proprio sfiga.
E poi può succedere che alcuni di questi nostri progetti magari nemmeno vadano a buon fine, perché non abbiamo investito abbastanza energie, perché ci abbiamo creduto troppo poco, o perché non era il momento giusto, oppure proprio per la succitata sfiga.
Per questo sarebbe saggio avere sempre a portata di mano un piano B.
Che poi magari ad un certo punto proprio quello diventa il principale, senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, e ci accorgiamo che le cose vanno addirittura meglio e che abbiamo fatto bene a non insistere col piano A.
Come ho sentito dire a Fabri Fibra nell’intervista con Albertino. Lui gli ha chiesto : “Tu hai mai pensato ad un piano B ?” E Fibra ha risposto : “Era questo.”