L’unicità.

Poco dopo aver pubblicato il libro decisi di regalarne una copia alla mia maestra delle elementari, per ringraziarla per avermi fornito le basi della scrittura. Glielo portai a casa, e visto che non potevo fermarmi per una visita ci accordammo per un caffè nei giorni a venire. Giorni che diventarono settimane, poi mesi, poi anni.
Ma questa settimana sono finalmente sono andato a trovarla a casa e ce la siamo raccontata di gusto per tre ore. Un bel pomeriggio di scambio di avventure delle nostre vite.
Lei dopo quel che aveva letto nel libro voleva saperne un po’ di più, ed io quando c’è da parlare di me non mi faccio certo pregare. E lo so che quando lo faccio in certi momenti posso anche sembrare esibizionista, egocentrico, e pure logorroico. E magari un pochino lo sono veramente, non sta a me dire il contrario. Ma penso che raccontarsi sia uno dei piaceri irrinunciabili della nostra vita, così quando ne ho la possibilità, lo faccio volentieri.
E poi mi piace anche ascoltare le storie degli altri, quando trovo qualcuno/a che ha piacere di condividerle. È un gran bel modo di passare il tempo. Si scoprono un sacco di cose interessanti, perché ogni vita, a modo suo, lo è.
Si dice che raccontarsi aiuti a mettere ordine nei propri pensieri.
Ascoltare i racconti altrui invece ti fa capire che ognuno di noi ha almeno un superpotere.
L’unicità.