Io e l'A.S.D. Sant'Albano - Ecco i titoli di coda

Sono entrato a far parte dell’A.S.D. Sant’Albano nel Maggio 2015. Otto anni fa.
In questi otto anni ci siamo davvero impegnati un sacco, specie il Pres Massimo Ravera e l’inarrestabile Marco Curti (senza nulla togliere agli altri, sia chiaro, ma non credo si offenda nessuno dei collaboratori del presente e del passato se affermo che loro due sono quelli che ci hanno messo la mole più impressionante di risorse personali).
Abbiamo seminato tanto e visto l’obiettivo raggiunto, con la Società che c’è ora, la prima squadra stabilmente nelle posizioni più in alto della Prima Categoria, che poi sarebbe la serie A della provincia, sette squadre nel settore giovanile, un Camp estivo tra i più importanti dell’intera Regione, una credibilità calcistica provinciale di tutto rispetto, beh, direi che abbiamo anche raccolto. Tantissimo.
Io, a parte sporadici ruoli “di campo” sono stato quello che si occupava della parte più legata alla comunicazione, specie online. Sito WEB, Facebook, Instagram, TuttoCampo.
Ho seguito ovunque la prima squadra ed ho calcolato che in totale ho assistito a quasi 200 partite ufficiali. Per ognuna di esse ho redatto un articolo per i nostri canali e uno per i giornali locali.
Ho prodotto locandine per ogni genere di evento e ho scritto due maxi articoli in PDF (il secondo diventò anche un mini libro in formato cartaceo) sulle promozioni in Seconda e in Prima Categoria.
Mi sono occupato, negli ultimi anni, della musica prepartita per le gare casalinghe. Ho presenziato a tanti tornei giovanili a bordo campo col microfono.
Ho realizzato le cover di due hit italiane, ricantandole con testo riscritto da me e ispirato alla nostra squadra del cuore : “Karaoke” di Boombadash e Alessandra Amoroso che è diventata “Sant’Albano arancionera” e “Lady” di sangiovanni che è diventata “Sempre arancionero”. Cercatele su YOUTUBE.
E “last but not least” ho firmato l’inno, “NOI SIAMO IL S.ALBANO”, da me scritto, cantato (in parte, al resto ci ha pensato il Pres), e “suonato” prima delle partite in casa e alla fine (in caso di vittoria).
Insomma, ho fatto tutto il possibile per dare una mano, ed in particolare per “promuovere il brand”, e mi permetto di dire che qualcosa di importante per colorare di arancionero tutto quello che era possibile, beh, l’ho fatto.
Ma nella vita le cose cambiano, negli ultimi tempi ho iniziato a pensare a come portare avanti le mie attuali attività e a come potermi ritagliare del tempo da dedicare a nuovi progetti. Di conseguenza ho dovuto rivedere le mie priorità e i miei impegni.
Ho fatto le mie valutazioni, e, seppur a malincuore, ho deciso di abbandonare la mia posizione di Dirigente a partire dalla prossima stagione, perché non me la sento più di avere l’impegno fisso della Domenica con la partita della prima squadra e di dover stare al passo anche con tutte le altre incombenze che mi ero preso a carico.
Resterò a disposizione per mostrare a chi lo desidera come gestire quelle che erano le mie mansioni, ma di fatto Domenica, dopo l’ultimo atto di questa stagione, la mia avventura arancionera arriverà al capolinea.
Ringrazio tutti i dirigenti e i collaboratori con i quali ho condiviso questi otto anni, in particolare tutti i giocatori e tutti i componenti dello staff tecnico che sono passati dalla Prima Squadra, con i quali ho avuto maggiormente a che fare.
Vorrei fare un saluto a tutti coloro che hanno seguito la Prima Squadra in ogni dove, grazie per la compagnia che ci siamo fatti a vicenda sugli spalti o a bordocampo. Credo che gli immancabili “Max, quanto manca ?” che arrivavano in quantità ogni Domenica mi risuoneranno nella testa ancora per un po’.
E soprattutto, ringrazio il Pres per avermi coinvolto in questo ambizioso progetto, perché è stata un’esperienza che resterà indelebile tra i tanti bei ricordi della mia vita, e (parafrasando Gabriel Garcia Marquez), non rimpiango che sia finita, ma sorrido, perché è successa.