Il tifo che mi piace.

Nel 2006, dopo Calciopoli (o Farsopoli, fate voi) mi sono allontanato dal calcio in maniera netta. Juventino dalla nascita, ho detto stop al tifoso che c’era in me. Non sto qui a discutere le motivazioni, che poi è una sola, non ho saputo accettare le sentenze di un processo non equo.
In questi anni ho visto un sacco di partite, di svariati campionati e coppe, senza godere per le vittorie di nessuno, senza abbattermi per sconfitte varie, e senza rosicare per vittorie di “altri”.
Da quest’anno sono tornato tifoso. Della squadra del mio paese. A.S.D. Sant’Albano. 3° Categoria Cuneo, Girone B. Faccio parte della dirigenza in quello che è un gruppo fantastico, che si sta giocando la promozione in 2° con grande impegno.
Ho fatto il sito, aggiorno le statistiche sul WEB, scrivo l’articolo per i giornali locali, sono l’amministratore della pagina Facebook. E ovviamente faccio il tifo.
Domenica abbiamo perso per un autogol a due minuti dalla fine. Poco prima c’era un probabile rigore per noi, ma l’arbitro non ce l’ha assegnato. Beh, vista la categoria non c’è stato nessun processo in TV, nessuna conferenza stampa per criticare il suo operato. Nessuna moviola. Nessun media che abbia tirato in ballo complotti.
Durante la partita qualche commento polemico dagli spalti c'è stato, e ci sta. Ma a fine partita abbiamo fatto i complimenti agli avversari, abbiamo detto “pazienza”, e ci siamo messi a pensare alla prossima partita. Che poi è quello che avrebbero fatto loro a parti invertite.
Questo è il tifo che mi piace.