Discology

Quando ero adolescente, a partire dal 1988-1989 il pomeriggio alle due avevo un appuntamento fisso. Radio Deejay. Deejay Time. Il programma di Albertino con Fargetta in regia e Prezioso e Molella come collaboratori era un cult per tutti quelli come me che si cibavano del nuovo sound realizzato apposta per le discoteche. La house music. La si poteva definire semplicemente così, o dance elettronica, volendo. In quegli anni muoveva i primi passi e poi negli anni a venire avrebbe consolidato la sua egemonia nei club arrivando poi anche a invadere i palinsesti radiofonici, sviluppandosi in mille sotto-generi.
Il Deejay Time mi ha fatto diventare un DJ. Prima ancora di avere i giradischi, il mixer, le cuffie e ovviamente i dischi ero già DJ, dentro. Prima ancora di imparare la tecnica e di fare serate in discoteca o per feste di vario genere. Perché il programma di Albertino per me non era solo due ore di grande dance con uno speaker immenso, era qualcosa di più. Aveva uno stile inimitabile, che mi attirava come una calamita.
Sono cresciuto, DJ lo sono diventato davvero, ho fatto un mucchio di serate e tante spero di farne ancora (ora seleziono di più gli impegni, e serate ne faccio meno di qualche anno fa, ma quando salgo in consolle e vedo la gente che balla e si diverte mentre metto musica la goduria è sempre altissima).
E’ cominciato tutto da li. Da quando scoprii il Deejay Time. Ho una venerazione assoluta per quel programma. Ad un certo punto mi sono reso conto dovevo assolutamente provare a fare qualcosa di similare. E così è nato Discology, il mio podcast. So di non essere assolutamente all’altezza del maestro Albertino (non sono così presuntuoso), ma la voglia di mettermi in gioco realizzando una sorta di programma radiofonico col mio sound preferito (la dance dei 90’s) era tanta e ho cominciato a registrare le puntate, prima relativamente corte, poi sempre più lunghe. L’ho messo sul sito, su iTunes e poi anche su Facebook. Domenica scorsa Discology è andato in onda su due Web Radio (i cui curatori hanno sentito il programma e hanno deciso di metterlo in palinsesto. Non avete idea della soddisfazione. Mi arrivano mail e messaggi di complimenti, ogni tanto. Bellissimi.
E magari sarò presuntuoso ora, ma l’idea che a qualcuno Discology dia le stesse sensazioni che dava a me il DeeJay Time mi riempie di orgoglio.