Musica comprata e musica scaricata

Mi piace un sacco starmene a casa. Prima mi sono guardato “Nessuna ombra intorno”, il DVD del Safari Tour 2008 di Lorenzo Jovanotti e ora mi sto ascoltando un po’ di pop anni 90 dal canale apposito di Music on SKY. Si, nella mia casetta ci sto proprio da Dio.
Ieri ho comprato il CD nuovo di J.Ax, Rap ‘n’ Roll e me lo sono sentito in cuffia diverse volte… è un gran bel disco, in perfetto stile J.Ascia, duro e sporco e urlato e diretto nei testi come sempre. Ax è del 1972, ha un anno in più di me. Molte sue rime (non solo di questo disco) mi si sono cucite nella mente per quanto siano rappresentative di una parte del mio carattere e del mio modo di essere. Credo che nei suoi testi rappresenti una bella fetta della nostra generazione. E’ curioso che due così diversi e un certo senso contrapposti come lui e Jova siano tra i miei preferiti assoluti.
Il Cd di Ax costa 10,9 Euro, e ci sono 10 pezzi. Onesto. Credo che certi cantanti/gruppi/produttori/manager di case discografiche invece di accanirsi tanto con Internet per il peer to peer dovrebbero farsi un esame di coscienza : ha senso nel 2009 far pagare un CD con 12 canzoni 20-22 euro? Io credo di no. Lo dico da grande acquistatore di musica, ho 2500 vinili e un mucchio di CD (da buon dj…).
Credo che dando per scontato che Internet è una rivoluzione sociale/culturale dalla quale non si potrà più tornare indietro (come lo furono la radio, la TV e il cellulare) chi gira intorno all’industria della musica dovrebbe capire che semplicemente essendo cambiati i tempi non ci si può più approcciare al mondo dei dischi e dei CD con lo stesso metodo di 20 anni fa. Il periodo delle vacche grasse delle milionate di copie vendute di un LP è finito. Chi vive di musica dovrebbe prenderne atto e comportarsi di conseguenza.
Come tutti gli onesti lavoratori che magari a 5 anni dalla pensione hanno dovuto imparare a usare il PC perché non c’era più azienda che facesse senza. Si sono adeguati. Giusto? Sbagliato? Non sta a me dirlo. Ma il progresso tecnologico della nostra società ha pregi e difetti : godere dei pregi e evitare i difetti sarebbe un po’ troppo da mondo delle favole a parer mio.
In fondo il peer to peer c’è sempre stato nella musica. 20 anni fa con i miei amici, avendo pochi denari da spendere, quando usciva il nuovo degli U2 l’appassionato fan di Bono e soci all’interno della nostra compagnia si comprava il sudato CD e poi lo metteva su cassetta a tutti noi. E lo stesso faceva il fan dei Depeche Mode, quello di Battiato e quello di Madonna. Adesso “semplicemente” la cosa è al livello mondiale. Internet ha portato a questo scambio informatico di informazioni e contenuti multimediali. E’ così. Punto.
Poi diciamo la verità : chi ha veramente talento esce fuori. Fa concerti e guadagna con quelli, con buona pace di chi il CD se lo scarica da Emule. Anzi magari raccoglie pure nuovi fan grazie al tam tam della Rete.
E comunque tornando al prezzo del CD di J.Ax io penso che 10 euro sia una cifra più che onesta.
A quel prezzo di CD tornerebbero a venderne parecchi.