Cambiare gli schemi

Alla maggioranza di quelli che ancora vanno a votare non interessa che le cose cambino. Vanno benissimo così. Ma non perché funzioni tutto, solo perché tanto col meccanismo del tifo se vincono i miei esulto e posso dire agli “altri” di rosicare, e se perdono, almeno ho qualcuno a cui dare la colpa quando qualcosa non funzionerà.
Invece quelli che davvero vorrebbero vedere cambiare le cose a votare nemmeno ci vanno più. Perché pensano che tanto non cambierà mai un cazzo. Ed è così. Non è sicuramente votando che si fa la rivoluzione.
Credo di averlo già detto e scritto : questo sistema potrebbe cambiare solo se cambiassero le priorità delle persone. Noi. Ognuno può fare la sua piccola rivoluzione, senza spaccare nulla, senza manifestare, senza urlare.
E soprattutto senza aspettare che ci pensi qualche politico o qualche partito.
Semplicemente dimostrando a tutti che si può vivere (legalmente e senza intaccare la libertà altrui) anche senza idolatrare il denaro, senza bramare il potere, senza inseguire la fama a tutti i costi. Non li ho citati a caso, soldi, potere e fama. Li ho citati perché la percezione che la maggior parte delle persone ha nei loro confronti andrebbe perlomeno rivista.
È solo dimostrando che si può vivere fuori dagli schemi, che si possono cambiare (possibilmente in meglio) gli schemi.
Ci vorranno due / tre generazioni, ma si può fare.
E sono sicuro che siamo in molti ad aver già cominciato.