L’Italia in piazza per Gaza.
Migliaia di persone che manifestano pacificamente, e le solite teste di caz*o (infiltrati o no, sempre teste di caz*o sono) che fanno casino. La fazione anti-sciopero che condanna (questa sarebbe una manifestazione contro la guerra ?), la fazione pro-sciopero che minimizza (erano pochi imbecilli !).
In un amen il dibattito si sposta dal reale motivo della manifestazione e diventa tristemente il solito ring con i due pugili attempati : destra contro sinistra. Una destra e una sinistra che non riescono a mettersi d’accordo nemmeno davanti ad un genocidio. Noi contro loro, loro contro noi, ogni occasione è buona per scannarsi dialetticamente pur di difendere a spada tratta dei credo politici che da decenni sono fossili.
Da questo tipo di dinamica, nella quale tra confronto e scontro la spunta sempre il secondo, non se ne esce. Non nel breve, di certo.
Però confido nel fatto che i giovani, che veicoleranno verso le generazioni future una visione del Mondo mi auguro più evoluta, riescano a distaccarsi da questo modo marcio di ragionare, che noi 40/50enni abbiamo ereditato da chi è arrivato prima di noi e purtroppo non siamo riusciti ad allontanarcene.
Spero tanto ci riescano loro.