Per l’uomo o contro l’uomo.

Le guerre sono tutte, nessuna esclusa, dei crimini contro l’umanità.
Non esistono guerre giuste, è un ossimoro.
Ed in guerra non ci sono vincitori e vinti. Perdono sempre tutti. A parte, di solito, quelli che la guerra l’hanno voluta. Quelli la sfangano quasi sempre.
Allucinante che riguardo ad ogni conflitto in corso si cerchi di affibbiare ad una delle due parti quella del cattivo, appiccicandogli possibilmente la solita etichetta, rossa o nera che sia, in modo che poi i tifosi dei rossi o dei neri si possano schierare, a favore dell’uno o dell’altro.
Certo, in ogni guerra ci sarà sempre uno più colpevole dell’altro, o addirittura uno che si merita il 100% della responsabilità. Lascio la discussione per decidere le percentuali di colpa a chi se ne intende più di me.
Ma non occorre essere degli esperti per capire che in definitiva scegliere da che parte stare non è una scelta tra essere pro Israele o pro Palestina, pro Russia o pro Ucraina.
Le scelta è essere per l’uomo, o contro l’uomo.