Non so come vi regoliate voi per valutare le canzoni.
Il mio è un sistema estremamente semplice. Ascolto, e se appena finita mi vien voglia di riascoltarla, evidentemente mi piace. Di solito quando succede aveva attirato la mia attenzione già in apertura. La parte iniziale è fondamentale.
Non mi interessa l’autore, il genere, come è stata prodotta, come rende dal vivo. Se finisce nelle mie orecchie e mi viene subito voglia di risentirla da capo, magari alzando un po’ il volume, allora per me è sì.
C’è una cosa che ho imparato, da DJ e quindi ascoltatore massivo di nuove tracce : quelle che al primo ascolto mi tirano la randellata (in senso positivo, naturalmente) di solito sono quelle che mi stancheranno per prime. Se un pezzo mi colpisce subito, di solito lo infilo in tutte le mie playlist, e va a finire che lo ascolto pure troppo, così non ci mette molto a diventarmi quasi antipatico. Non vale sempre, come regola, ma spesso succede. Poi magari tornerà dopo mesi o anni tra le mie preferite, se era tra quelle che mi piacevano sul serio.
Quelle che resistono a mille ascolti e non stancano, quelle che ogni volta è un piacere forte, quelle che magari per un po’ le metto da parte ma poi le vado a ricercare perché non vedo l’ora di riassaporarle, ecco, quelle lì sono le MIE canzoni.