Scrittura : il metodo del P.O.R.C.O.

L’ho sentito nominare tempo fa durante un’intervista a Beppe Severgnini, non so se sia farina del suo sacco, ma credo di si.
Sono 5 regole da seguire per ottimizzare il processo di scrittura (di un post, di un tema, di una tesi). Una sorta di metodo, appunto.
P.O.R.C.O. sta per Pensa – Organizza – Rigurgita – Controlla – Ometti.
Prendiamo ad esempio un post per il proprio blog, o per i social.
Pensa : prima di cominciare a scrivere bisogna ragionare su cosa si vuole comunicare. Occorre definire e circoscrivere l’argomento che si vorrà trattare.
Organizza : nel caso di testi lunghi, preparare una sorta di scaletta o mappa concettuale usando anche delle parole chiave.
Nel caso del post “da blog” bisogna almeno avere in mente come si vuole iniziare e soprattutto come si intenderà finire. In particolare quest’ultima cosa, perché la “chiusa” come la chiamano i comici, è un elemento cruciale.
Rigurgita : scrivere di getto quello che ci viene in mente, senza dare peso alla forma. Buttare fuori le parole che danno forma ai pensieri che di vogliono esprimere senza ragionarci troppo su.
Controlla : in questa fase bisogna prestare molta attenzione al “come” si è scritto. Correggere gli errori e i refusi, ovviamente, e anche rivedere in toto la forma che si è data alle varie sezioni dello scritto. Cercare sinonimi efficaci per evitare eccessive ripetizioni di termini, modificare il modo che si è utilizzato di getto per esprimere un dato concetto, eccetera. Io di solito lascio passare un po’ di tempo prima di questa fase. E magari la ripeto più volte.
Ometti : L’ultima cosa da fare è “asciugare” il testo. Eliminando quello che è superfluo. Specie nei post “da blog”, visto che la soglia di attenzione è sempre più bassa e quindi tutto ciò che appesantirebbe la lettura ma senza aggiungere nulla di significativo andrebbe omesso.
Beh, che lo si utilizzi o meno, direi che anche di questo P.O.R.C.O. non si butta via niente.