Ultime (?) schegge di clausura.

È passato più di un anno dal momento nel quale il Covid19 è entrato nelle nostre vite. Che periodo incredibile. C’è stato chi ha patito tantissimo e chi decisamente meno, ma più o meno per tutti è stato un lungo, lunghissimo periodo di disagio. I più sfortunati non sono riusciti a sopravvivere al dannato virus.
La mascherina, il gel igienizzante, le code fuori dai negozi, la vita sociale quasi azzerata, l’autocertificazione per gli spostamenti.
L’invasione prepotente delle notizie farlocche, i complottisti e i negazionisti, l’eterno dibattito tra vaccino si e vaccino no.
E le tante, troppe, contraddizioni e disparità di trattamento a causa delle scelte peraltro complicatissime di chi si è trovato a decidere come fronteggiare l’emergenza contagi nelle varie fasi.
Ed io ? Beh, ho fatto quel che da sempre mi riesce meglio : cercare il lato positivo (in senso buono) pure nel modo di vivere limitato al quale siamo stati costretti in questi mesi.
Ho cercato di sfruttare il tanto tempo inaspettato che mi sono ritrovato tra le mani. Innanzitutto ho cercato di non usarlo inutilmente, specie cercando chissà quali risposte in posti nei quali forse sarebbe meglio non porre neppure le domande.
Ho avuto la gran fortuna di non ammalarmi e di avere un sacco di lavoro, e siccome lo faccio da casa da 10 anni, si è trattato semplicemente di continuare come prima del virus.
E poi, beh, ho letto tanti libri, e ne ho addirittura scritto uno tutto mio, realizzando un altro dei miei sogni.
Ho pubblicato puntate del Discology e set mixati.
Ho ascoltato quintali di musica e guardato innumerevoli film e serie TV.
Ed ho riscoperto la noia, che non ricordavo davvero che faccia avesse, dopo tanti anni di pressoché perenne iperattività. Quegli apparentemente eterni momenti senza nulla da fare, e senza voglia di fare nulla. Mi sono stupito, nel riprovarla.
Ho letto che può essere anche un grande stimolo per la creatività, quindi, da buon ottimista, mi aspetto un mucchio di pensate geniali per il mio prossimo futuro.
Per ora posso dire che a piccolissime dosi non è poi così male.
Aiuta a riprendere fiato mentale.