Albertino a m2o.

In queste settimane se ne sono lette e sentite di tutti i colori, riguardo al cambio della guardia come direttore artistico dell’emittente di Elemedia dedicata alla musica Dance.
Ovviamente a livello umano spiace per chi ha perso il posto o non si è visto rinnovare il contratto in scadenza. Perché (quali siano le motivazioni di tale epurazione) sappiamo tutti quanto sia difficile trovare un nuovo lavoro quando si perde quello che si aveva.
Detto ciò, questa è la mia analisi.
Da quanto sappiamo Elemedia voleva rivoluzionare una radio che (sempre da quanto sappiamo) non se la passava bene a livello di rapporto incassi / rendita. Insomma pare fosse in grossa difficoltà dal punto di vista economico.
Mettetevi nei loro panni : dovendo affidare la direzione artistica di una radio dance commerciale (si, commerciale, cioè che deve generare profitti), in Italia, a chi altri avreste chiesto ?
Albertino, che piaccia o meno, nel nostro Paese è la figura più importante per quanto riguarda il sound dance mainstream. Potete detestarlo quanto vi pare ma questa è la realtà. La sua credibilità nel settore se l’è stra-guadagnata in 35 anni di Radio Deejay.
Certo, il siluramento di alcuni storici (e validissimi) collaboratori come Dino Brown o DJ Osso fa scalpore. Ma che sia stato Alba o sia stata Elemedia a deciderlo, per quanto agli interessati possa bruciare, nell’ottica del cambio di rotta ci sta.
Esempio calcistico. Nuovo allenatore per la Juve : se per il suo gioco non occorrono gli esterni di fascia offensivi la prima cosa che farebbe sarebbe mettere sul mercato Douglas Costa e Juan Cuadrado, e magari pure Bernardeschi, non funzionali al suo gioco. E non stiamo parlando di tre brocchi.
Insomma, per quanto abbiano fatto scelte impopolari (specie per chi era affezionato alla “vecchia” m2o è comprensibile tanta amarezza per tali scelte), prima di criticare preventivamente Elemedia e Albertino aspetterei di vedere come va questa nuova Radio (Lunedì parte la nuova avventura).
Io sono molto curioso.