L'informazione nell'era dell'internet

Prima bisogna accertarsi che la notizia sia vera. Perché, si sa, il WEB pullula di bufale.
A volte pare lo sia, ma dopo qualche settimana (o mese, o anno) viene fuori una smentita. Seguita a breve termine da una contro smentita.
Appena ti fai un opinione scopri che in realtà non è andata esattamente come ti è stato raccontato, perché l’evento che ha maggiormente indirizzato la tua opinione in realtà non è mai accaduto.
Poi esce qualcuno che ti da dello sfigato, perché mentre eri distratto dalla notizia più rilevante della giornata, in Parlamento approvavano una qualsiasi legge truffa. E ti dice pure di svegliarti, come se il problema dell’approvazione di leggi truffa fosse la tua distrazione.
Poi arriva il complottista che ti dice che la notizia che tu hai dato per assodata è stata in realtà creata ad hoc da una lobby a caso, e quindi ti senti uno sfigato perché ci avevi creduto.
Poi però c’è l’anti complottista ti dice che sei un boccalone, perché in realtà è quello che sostiene il complottista il vero complotto.
E allora rischi di diventare tu stesso un complottista, perché pensi che sia tutto un complotto contro di te.
Che fatica.
Meno male che c’è Lercio.