Contento per voi

Come (forse non tutti) sanno ho abbandonato la mia “tessera da tifoso” dopo le porcherie di Farsopoli del 2006. Da allora il mio contatto col calcio è stato di una manciata di partite viste distrattamente (perlopiù di Champions) e le mie partite al gioco per PC Football Manager.
Ovviamente la mia etichetta di juventino è rimasta, diciamo che sono diventato un fedele “non praticante”.
Ieri sera sarei potuto salire come si dice “sul carro dei vincitori”, cosa che negli anni passati pre-2006 ho visto fare a tantissimi. Dopo il primo scudetto dell’era Lippi io e tanti altri che avevamo seguito la squadra anche negli anni bui dei Marchesi e dei Maifredi e nelle interminabili stagioni del Milan invincibile ne eravamo infastiditi, da quelli che negli anni neri dicevano “si sono juventino ma non mi interesso particolarmente” e poi dopo la cavalcata dei Lippanti erano in giro a sventolare bandiere e a strombazzare come se fino a poco prima avessero suonato il tamburo appesi sulla ringhiera del secondo anello della curva Sud Scirea.
Non ci sono salito. Sarebbe stata una mancanza di coerenza ingiustificata. Anche perché nonostante tutto la mia visione del calcio rimarrà quella che mi sono imposto dopo Farsopoli. La mia carriera da tifoso è finita allora, e non ricomincerà. Nemmeno ora.
Vorrei però fare una dedica a tutti quelli che il calcio hanno invece continuato a viverlo da tifosi, in primis ovviamente i miei amici dello Juventus Club di Fossano che tra l’altro puntualmente continuano con mia grande gioia a invitarmi a tutti i loro pranzi e le cene sociali (alle quali con piacere partecipo, ovviamente).
Avrete passato sicuramente 5 anni d’inferno, tra gli irridenti sfottò degli avversari per i deludenti (o disastrosi) risultati sul campo e le notizie relative al processo del 2006 che hanno messo più di un dubbio sulla legittimità del processo stesso. 5 anni sicuramente amari, amarissimi. Ma voi siete rimasti li, vicini alla squadra contro tutto e contro tutti. Che poi è il destino del tifoso bianconero. Da sempre.
Andrea Agnelli e Conte hanno riportato la Juve agli juventini. Raggiungendo l’unico risultato che conta (come diceva Boniperti). 37 partite, non una sconfitta.
Questo scudetto è per voi.
Godetevelo.