Caro gestore di locale/evento con DJ

Traendo ispirazione da un bellissimo post che ho letto su un blog (questo) ho provato a scriverne uno riferito all’ambito DJ. Eccolo qui.

Caro gestore di locale/evento con DJ, innanzitutto grazie per aver scelto un disc-jockey per animare la serata.
Da DJ con un po’ di esperienza alle spalle mi permetto di segnalarti alcune cose che magari ti sono sfuggite o che fai semplicemente finta di non vedere dalla tua posizione.
Assolutamente senza la pretesa di insegnare a chicchessia a organizzare serate, queste sono considerazioni frutto di anni di frequentazione di consolle nelle più svariate situazioni.

Punto primo : LA PROGRAMMAZIONE
Chiamare un DJ a mettere musica non significa solo avere per diverse ore consecutive una serie di canzoni senza pause tra un pezzo e l’altro (per quello puo’ bastare anche iTunes).
Significa avere una persona esperta di musica da ballare che seleziona i dischi da mettere, che sa come impostare la sequenza, dal warm-up (o pre-serata) all’ultimo pezzo, e che puo’ improvvisare quando la situazione lo richiede. E che puo’ usare il microfono per animare la serata.
Devi capire cosa vuoi offrire ai tuoi clienti, se una selezione commerciale (io preferisco chiamarla pop), oppure qualcosa di più ricercato. Se cerchi un DJ animatore o un DJ da Club. Tutto questo significa informarsi sulla situazione dj’s della tua zona. Significa anche andare in giro (in prima persona o mandando qualcuno di cui ci si fida) per gli altri locali e/o alle feste per vederli all’opera e capire quale DJ possa fare al caso tuo, per il genere di serata che hai in mente.
Ogni evento ha il suo DJ. Certi DJ oggettivamente fenomeni in particolari ambiti possono fare una serata mediocre, mentre magari uno di medio livello in una certa situazione può farti decollare la serata.
Scegli con cura il tuo DJ, in base a cio’ che hai in mente, e almeno a livello musicale avrai cio’ che volevi.

Punto secondo : LA PROMOZIONE
“Quanta gente porti?”. Questo è un classico esempio della promozione fatta dalla maggior parte dei locali.
Ti devi mettere in testa che i Disc-jockey non sono PR. La promozione al tuo locale la devi fare TU. Devi capire che se anche un DJ ti porta 100 persone ma oltre a quelle il locale è deserto quelle 100 persone che bene o male si conosceranno tutte, non torneranno MAI nel vostro locale deserto se non per ballare la musica di quel DJ. E comunque la seconda volta nel giro di un mese che farai suonare lo stesso DJ perché “cavolo ha portato un sacco di gente”, ne porterà la metà.
Chi chiami a mettere musica di certo a seconda della sua bravura/fama ti farà avere un ritorno di presenze (ricordati di questo quando tratterai con lui il suo cachet), ma aspettarti che un DJ da solo ti riempia il locale è un atteggiamento sbagliato. La gente deve venire “anche” per il DJ, non “solo” per il DJ. Se no una volta che quel particolare DJ no vorrà/potrà più venire a lavorare da te ti ritroverai con il locale vuoto.

Punto terzo : IL COMPENSO
I Disc-jockey devono mangiare, come tutti, devono pagare l’affitto e le bollette, come tutti, hanno dei costi di produzione, come tutti, impiegano del tempo, come tutti. “Si ma tanto lo fanno per passione, è solo un hobby”, si ma questo non vuol dire che debbano essere sfruttati. Il fatto che probabilmente lo faremmo anche gratis non significa che te ne devi approfittare.
Fare “bene” il DJ non è per niente semplice, ve lo garantisco. Se un DJ viene nel tuo locale e fa divertire la gente per ore e ore non sta semplicemente “mettendo due CD” o “dicendo cazzate al microfono”. Dietro al lavoro che il DJ fa durante la serata per far divertire i presenti ci sono passione, costi, e tanto, tanto tempo speso per diventare bravo. Una strumentazione di buon livello (da portare nei locali o agli eventi che non la forniscono, o comunque per “allenarsi” a casa) costa almeno 1500-2000 euro (Amplificazione e Luci escluse, ovviamente).
I CD e i vinili costano. Molto. Anche ammesso che uno compri solo su Beatport o iTunes i costi ci sono, poche storie.
Per costruirsi un repertorio rispettabile le spese sono enormi. Per farvi un’idea parlo del mio caso specifico : io possiedo circa 2000 vinili in formato discomix (7-8 Euro l’uno, fate voi il conto) e circa 300 CD (15 Euro l’uno in media,fate voi il conto). E sicuramente tra chi legge ci sarà chi mi supera di gran lunga da questo punto di vista.
E poi bisogna considerare tutto il tempo passato a scegliere la musica (una volta girando per negozi, ora su internet, ma sempre tempo è).
Per non parlare del tempo trascorso a imparare le tecniche di mixaggio. Più eventuali costi per corsi o affini. E la gavetta (ovvero le serate pagate una pietra o peggio nulla, durante le quali però si è imparato come far ballare un pubblico).
E poi c’è la serata. Se vai in un locale dove l’impianto c’è già ti porti i dischi e basta. E l’impegno temporale puo’ essere anche di sole 3-4 ore. Ma se vai dove l’impianto non c’è devi andare in loco molto prima, a montare la consolle (nonchè l’amplificazione e le luci, se non c’è un service). Ci sono serate dove per 5 ore passate in consolle a mettere musica ce ne sono altrettante passate a raggiungere il posto, a montare/smontare e tornare a casa. E vi assicuro che dopo 5 ore in consolle da solo (facendo anche animazione al microfono), l’ultima cosa che si ha voglia di fare è smontare tutto. Però lo si fa. Perché così è la vita del DJ.
Pensaci bene, quando decidi di ingaggiare un DJ. E quando tratti il suo ingaggio non ti stupire se ti chiede una cifra che a te sembra esagerata, tieni presente tutto quanto ti ho elencato in questo punto.

Postille al punto terzo.
Se la serata è andata male, quando si tratta di pagare, non chiedere lo sconto. Non penso avresti pagato più di quanto richiesto se la serata fosse andata oltre le tue aspettative. Al limite se il DJ non ti è piaciuto non lo richiamerai più.
Ingaggiare uno pseudo DJ per spendere meno non è la soluzione. E’ come se per risollevare le sorti di una pizzeria ci si mettesse a servire pizze surgelate riscaldate.

Tutte queste considerazioni sono frutto di anni di esperienza. Ripeto, non è mia intenzione voler insegnare il mestiere a nessuno. Anche perché nell’ambito del divertimento notturno, come in ogni altro ambito, ognuno deve fare il suo, di mestiere.
Però ti do un consiglio : abbi cura dell’aspetto musicale anche quando si tratta di serata con DJ, e fallo sia che tu punti al pubblico “di massa” che alla nicchia. Alla lunga questo atteggiamento non potrà che pagare.
Garantito.