Fine e principio

Eccoci qua. Dopo un Capodanno passato a mettere musica a una festa in un ristorante, un gran bel modo di passare la notte di S.Silvestro. Avevo proprio voglia di consolle, in queste ultime settimane mi sta tornando una voglia irresistibile di fare il DJ. In pista un gruppo di ragazzi e ragazze simpaticissimi e bonariamente fuori di testa. Età sui trenta, trentacinque, quindi ho spaziato tra anni 70-80-90 e pezzi attuali. E mi sono divertito un mondo. Ci sono dei pezzi che quando li sento in discoteca sembra che mi abbiano davvero stufato, poi però noto che inseriti in una serata come quella mia di Capodanno ci stanno bene. Ho ricevuto un sacco di complimenti (che fanno sempre piacere), e mi è piaciuto come sono riuscito a seguire un’onda musicale fluida. Quando si svaria così tanto tra le varie epoche della musica da ballare non è semplicissimo, ma è andato tutto bene. Ora lo so che come si dice “chi si loda si imbroda”, ma una cosa la devo dire : dopo tanti anni posso tranquillamente affermare di essere in grado di gestire le serate in maniera perfetta. Un DJ bravo. Proprio bravo. Non sarò un grande sperimentatore, e forse neanche un gran tecnico o virtuoso del mixer, ma alle mie serate la gente comune si diverte. Tanto. Sono soddisfatto.

Considerazione sull’anno appena terminato : ho lavorato troppo, in campo informatico intendo. Ho preso troppi impegni e così per stare dietro a tutto ho fatto gli straordinari a livello mentale, col risultato che quando si era in prossimità del Natale ho dovuto necessariamente decidere di prendermi una pausa. In questi giorni sto ricaricando le batterie. Piccole faccenduole da sistemare in tranquillità ma per il resto relax e tempo per fare tutte quelle cose che quest’anno ho sempre rimandato “a quando sarò un po’ meno impegnato”. Sto leggendo molto, esco più del solito, mi godo i privilegi del tempo dilatato di questi giorni. Bello. C’è anche il tempo per pensare a eventuali sviluppi futuri. Un po’ di cose mi frullano in testa, devo ragionarci su.
E così è cominciato questo 2010. Accidenti. Non sembra nemmeno passato troppo tempo da quando ci siamo dovuti abituare a scrivere il due nella cifra rappresentante il millenno. E il primo decennio è già andato.
Questo tempo vola. Bisogna muoversi.